In questo articolo parliamo di fascite plantare: quali sono i sintomi e rimedi? Uno dei problemi più frequenti che si possono manifestare a livelli del piede, troviamo la fascite plantare, che riguarda proprio il tallone (ed è infatti nota anche come ‘’tallonite’’). Molto spesso chi ha fastidi a questa zona del piede si sente diagnosticare proprio una fascite plantare, che nella maggior parte dei casi è dovuta ad un sovraccarico ripetuto a livello podalico.

Fascite plantare: i sintomi e i rimedi

Molto spesso a soffrire di fascite plantare sono gli sportivi, ma non è detto: anche una non corretta posizione del piede mentre si cammina può provocare questo fastidio, oppure l’utilizzo di calzature non adatte alla forma del proprio piede. Praticando sport come corsa, basket, pallavolo, calcio, e tutti quegli sport in cui si può avere una sollecitazione continua della pianta del piede, ma anche in presenza di problematiche quali obesità o diabete, può presentarsi il problema della fascite plantare.

Tale patologia colpisce non solo il tallone in realtà, ma tutta la fascia plantare del piede, che coinvolge la zona dell’arto che va dal tallone fino alle dita, e che è facilmente riconoscibile al tatto come parte fibrosa e dura.

La fascite plantare può essere dovuta anche ad un fattore di età: con l’avanzare degli anni, infatti, la fascia plantare perde via via di elasticità, e presenta difficoltà ad allungarsi; ecco perché ne soffre maggiormente la popolazione di età compresa tra i 40 e i 70 anni, soprattutto gli sportivi.

Il problema può però essere dovuto anche all’anatomia del piede: come capita per ogni altra parte del corpo, ognuno di noi ha caratteristiche particolari anche a livello di costituzione del piede. Per esempio chi ha piede cavo o pianta larga del piede, è più facile che presenti negli anni problemi di fascite plantare.

Ma quando bisogna sospettare di soffrire di tale patologia? Il primo allarme è sicuramente un continuo dolore ai talloni: soprattutto dopo essere stati in piedi molte ore, ma anche se tale dolore si presenta la mattina appena si poggiano i piedi giù dal letto; dopo una corsa, o un leggero affaticamento diverso dalla propria routine. Questi sono tutti campanelli d’allarme che non dovrebbero essere sottovalutati.

Fascite plantare: quando rivolgersi ad uno specialista

Molto spesso in presenza di fascite plantare risulta efficace appoggiarsi ad un fisioterapista, che andrà ad agire inizialmente per placare il dolore. Il giusto connubio tra esercizi di stretching, riposo, utilizzo di ghiaccio, ma anche di corrette calzature, sarà un buon punto di partenza per cercare di tamponare il dolore. In alcuni casi, soprattutto se il dolore è molto intenso, tanto da diventare debilitante, può essere consigliato l’utilizzo di plantari e talloniere, abbinate all’assunzione di farmaci antinfiammatori o, se questi ultimi non dovessero fare effetto, a infiltrazioni locali di cortisone, sempre previa una valutazione fisioterapica o medica adeguata, e sotto indicazione di uno specialista.

Una volta alleviati i sintomi della fascite plantare, al medico starà il compito di evitare che essi si ripresentino: tramite controlli approfonditi, sfruttando anche la diagnostica per immagini come radiografie ed eventuali ecografie, egli sarà individuare la miglior strategia per affrontare il problema della fascite plantare nel lungo termine.

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