L’organo principale di un’automobile è il motore e questo meccanismo è il cuore del funzionamento di una vettura. Se il motore o alcune delle sue componenti non funzionano di conseguenza anche la vettura inizia a dare problemi con il rischio di grippaggio, o peggio ancora non si accende o fatica a muoversi. Se noi paragoniamo questo all’instaurarsi di una artrosi, cioè di una malattia degenerativa di una articolazione dove si sviluppano degli attriti per la parziale e graduale sofferenza e degradazione  della cartilagine, ecco che un buon meccanico deve agire cercando di migliorare la performance di strutture che devono invece “scivolare” le une sulle altre senza particolari rallentamenti.

Lo scivolamento di una superficie articolare sull’altra è dovuto alla presenza di due fattori:

  1. La cartilagine è quella struttura che riveste le superfici articolari. In genere si tratta di cartilagine ialina, lucida e levigata per permettere lo scorrimento facile tra le due superfici.
  2. Il liquido sinoviale che è un liquido viscoso prodotto dalla sinovia, che riempie tutte le cavità articolari. La sua funzione principale è quella di lubrificare le articolazioni permettendone il movimento. Questa funzione è dovuta essenzialmente alla presenza di ACIDO IALURONICO, una macromolecola sintetizzata dalle cellule sinoviali che permette di ammortizzare gli stress meccanici e di “nutrire “ la cartilagine stessa.                                                           

Aiutare l’organismo iniettando un lubrificante sintetico per mantenere un buon scorrimento tra due capi ossei purtroppo rovinati da usura ed età, rappresenta uno dei presidii a nostra disposizione che può garantire attività meccanica e biologica estremamente efficace. Ma se l’iniezione  di una sostanza in un ginocchio o in una caviglia può essere fatta anche senza ausilii particolari, per altre articolazioni è sempre preferibile sfruttare l’ecografia. Quest’ultima è una metodica diagnostica in grado di indagare con discreta precisione i tessuti molli e le strutture articolari (cartilagini, menischi e membrane sinoviali) e periarticolari (tendini e legamenti).

Questa immagine fa vedere come l’arrivo di un ago in una articolazione attraverso un crocicchio di vasi e nervi che stanno davanti alla coxo femorale potrebbe essere francamente aiutato da un “occhio” ecografico che ci segnala queste strutture e magari ce le fa evitare.

La metodica di infiltrazione guidata dall’ecografia tutela il paziente da una infiltrazione più temeraria a mano libera.

Anche nella spalla si possono individuare posizioni e strutture e “mirarle” più efficacemente per arrivare in loco con un ago. L’ecografia è una metodica sicura,  non invasiva e ripetibile, che non ha effetti collaterali e non produce radiazioni o altro di nocivo.

Ecco che il deposito all’interno di una articolazione di una sostanza antiattrito formata da acido jaluronico permette di migliorare l’omeostasi e il riequilibrio biologico della stessa, magari diminuendo l’attività lesiva dei sovraccarichi e l’azione di degradazione di enzimi lesivi della cartilagine. Tutte le sedi IDROKINETIK mettono a disposizione la metodica infiltrativa ecografica con acido ialuronico.

Il valore aggiunto è quello dell’attività articolare in scarico, quella che noi riusciamo ad effettuare in piscina possibilmente con acqua calda, dove il peso del corpo viene alleggerito e il paziente  si muove più “libero”. Questo consente la distribuzione dell’acido ialuronico nell’articolazione stessa il più uniformemente possibile e quindi una azione meccanica e biologica di grande effetto.

Alla prossima pillola….

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