Cosa sono le vertigini?

Con i termini “vertigine”, “disequilibrio” e “instabilità” viene definito un eterogeneo gruppo di affezioni caratterizzate da una sensazione soggettiva di allucinazione motoria, talvolta accompagnata a una sintomatologia uditiva, neurovegetativa o neurologica più o meno importante. Nonostante la vertigine possa essere originata da diverse cause, si stima che nel 50% dei casi essa sia dovuta a una disfunzione vestibolare.

La vertigine può presentarsi in forma acuta – talvolta ha andamento ricorrente e con riacutizzazioni variamente intense – oppure manifestarsi come disequilibrio persistente, con notevoli ricadute sulla qualità della vita, sia a livello fisico sia psicologico. Solo un’accurata indagine anamnestica del paziente, l’osservazione dell’evoluzione sintomatologica e semeiologica, associata ad opportune indagini specialistiche di volta in volta indicate, consentono di identificare e conseguentemente di impostare un adeguato trattamento farmacologico e/o di recupero funzionale delle varie forme di vertigine.

Come funziona il sistema vestibolare?

La funzione dell’equilibrio umano, controllata dal sistema vestibolare, è molto complessa e importante poiché consente all’uomo l’interazione dinamica con l’ambiente e permettendogli dunque di svolgere le attività quotidiane grazie alle funzioni che compie, quali l’esplorazione, l’orientamento, la navigazione e la coordinazione.

Il sistema vestibolare di fatto riceve ed elabora i riferimenti ambientali catturati dal sistema nervoso centrale attraverso gli organi di senso. Il sistema vestibolare ci dà la possibilità di percepire nei tre piani dello spazio i movimenti corporei quando questi vengono sollecitati da accelerazioni angolari e lineari a livello del capo.

L’orecchio interno, in cui sono presenti i principali recettori sensoriali, è costituito dal labirinto (una cavità scavata in un osso compatto detta rocca petrosa dell’osso temporale), a sua volta suddiviso in una parte anteriore, la coclea, e una posteriore. All’interno delle cavità che formano il labirinto è presente il labirinto membranoso con le strutture recettoriali dell’udito (labirinto anteriore) e dell’equilibrio, quali vestibolo e canali semicircolari, che formano il labirinto posteriore. Le macule dell’utricolo e del sacculo, situate nel vestibolo, consentono di percepire la gravità e le accelerazioni lineari della testa, mentre le sue accelerazioni angolari sono avvertite grazie ai recettori ampollari dei canali semicircolari.

Valutazione dei disturbi vestibolari

Al fine di identificare il deficit specifico, e dunque il tipo di trattamento più indicato per il paziente, è necessario effettuare un’accurata valutazione clinica. Andranno inoltre presi in considerazione i diversi fattori che possono modificare e influenzare i risultati della riabilitazione come i tempi di comparsa del sintomo e di conseguenza l’inizio della riabilitazione, nonchè l’uso di farmaci. Età e sesso del paziente sembrano non avere impatto significativo sull’ esito terapia riabilitativa. Un intervento tempestivo porta dunque a migliori risultati, sicché la riabilitazione vestibolare dovrà avere inizio il prima possibile. Non vanno infine trascurati gli aspetti emozionali e cognitivi, i quali sono importanti per riconoscere un comportamento patologico. Il fisioterapista è in grado di proporre test specifici adeguati e con apparecchiature all’avanguardia per avere una prima indicazione del problema che dovrà poi essere valutato in maniera più specifica con diagnostiche di pertinenza dell’otorino specializzato in ambito vestibolare.

Cosa succede quando c’è un danno vestibolare?

Il deficit labirintico è il risultato di una malattia, come può essere una neurite vestibolare acuta o di un trattamento chirurgico come una neurectomia vestibolare o una labirintectomia. Molti pazienti, dopo un evento di questo tipo, recuperano bene da soli nel tempo senza bisogno di particolari cure o riabilitazioni. Altri purtroppo non hanno un compenso spontaneo e quindi hanno bisogno di un determinato e corretto approccio, la riabilitazione vestibolare. Subito dopo una perdita parziale o totale del sistema vestibolare si ha una sensazione intensa di disequilibrio che ha delle componenti sia sensoriali che motorie, le quali, a loro volta, si possono suddividere in due ulteriori sottocategorie: quella con componenti statiche (quando il soggetto è fermo) e quella con componenti dinamiche (quando il soggetto è in movimento).

Cos’è la riabilitazione vestibolare?

Le disfunzioni vestibolari sono spesso motivo di frustrazione sia per il paziente sia per il medico e possono avere un cattivo impatto sulla qualità della vita dell’individuo.

Mentre le cure farmacologiche offrono miglioramenti limitati per molti pazienti, la neurectomia vestibolare si rivela efficace per la cura della sindrome di Ménière ma conduce a scarsi risultati nei pazienti con altre patologie vestibolari. L’intervento chirurgico può inoltre portare a complicazioni quali la perdita dell’udito o paralisi facciali.

Una volta quindi diagnosticato con certezza il tipo di danno vestibolare si procederà con la RIABILITAZIONE VESTIBOLARE ossia l’unica terapia nella cura dei disordini vestibolari, soprattutto nei casi di deficit vestibolare unilaterale cronico. Il fisioterapista che si occupa di questo tipo di riabilitazione, vista la complessità del sistema da trattare, deve avere una preparazione specifica per poter gestire al meglio le eventuali problematiche. Le tecniche di recupero funzionale per i disturbi dell’equilibrio sono principalmente tre: la restituzione, la quale può condurre a un completo recupero; l’adattamento, con cui si stimola la sensibilità dei recettori periferici; l’assuefazione, con la quale le reazioni soggettive sono ridotte in intensità e durata.

Cosa trattiamo con la riabilitazione vestibolare?

Le principali patologie che vedono giovamento dalla riabilitazione vestibolare sono:

  • Canalolitiasi e cupololitiasi
  • Neurite vestibolare
  • Labirintite
  • Neurectomie
  • Neurinomi dell’angolo ponto-cerebellare
  • Instabilità residua da trattamenti con gentamicina
  • Disturbi cronici dell’equilibrio nell’anziano
  • Disequilibrio in Patologie neurologiche croniche (parkinson, ictus, sclerosi multiple)

Nel nostro Centro Riabilitativo Idrokinetik a Ferrara opera il dott. Andrea Beghi, otorinolaringoiatra specializzato nei disturbi vestibolari, le cui terapie prescritte verranno eseguite dal nostro specialista Andrea Ghetti, per aiutarti a comprendere cosa genera questo dolore e come intervenire per ridurre i sintomi. Chiamaci per prenotare un appuntamento o lasciaci un contatto qui sotto nel form! Ti ricontatteremo entro 24 ore.

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