La sclerosi multipla è una malattia che può colpire la colonna vertebrale e il cervello, e causare problemi anche a livello di movimenti di braccia, gambe, e di equilibrio.

Tra i primi segnali a cui porre attenzione, ci sono la frequente perdita di equilibrio o senso di vertigine, l’incapacità di controllare la vescica, spasmi muscolari improvvisi, informicolamento di diverse parti del corpo, problemi di coordinazione, ma anche di pianificazione e ragionamento.

La fascia di età in cui si scopre con più frequenza questa malattia, è quella che va dai 20 ai 30 anni, ed è più frequente nelle donne rispetto che negli uomini.

Non si tratta sempre di casi gravi e, soprattutto, in molte situazioni i sintomi possono essere trattati. Principalmente esistono due tipologie di sclerosi multipla, quella recidivante e quella progressiva; chi presenta la prima tipologia di sclerosi multipla può avere diversi episodi scatenanti durante la propria vita, alternati a periodi in cui essi sembrano scomparire (queste fasi possono durare anche anni, ma le recidive possono comparire da un momento all’altro senza preavvisi). Chi invece soffre di sclerosi multipla progressiva convive con sintomi che peggiorano gradualmente, senza periodi di remissione.

Trattare la sclerosi multipla è una sfida, proprio perché molto spesso compare in maniera molto silenziosa e non è immediata da individuare, e può essere difficile per chi ne è affetto conviverci, ed un ruolo fondamentale per contrastare la malattia è sicuramente la riabilitazione.

Riabilitazione e sclerosi multipla: un aiuto importante

Trattandosi di una malattia che colpisce anche a livello cerebrale chi ne è affetto, la riabilitazione e lo stimolo fisico aiutano a contrastare gli effetti della sclerosi multipla. La fisioterapia è fondamentale in questo caso, ed è essenziale che le persone che soffrono di questa malattia seguano costantemente un programma pensato ad hoc per loro da uno specialista.

In questo modo, si mantiene attiva la propria funzione fisica, e si stimolano in maniera continua la coordinazione, l’equilibrio, la forza. Diversi sono chiaramente i percorsi che il fisioterapista può consigliare ad un paziente affetto da sclerosi multipla, proprio perché ognuno ha dei punti di forza e di debolezza differenti dall’altro; in ogni caso vanno valutati attentamente i progressi nel breve e nel lungo termine, così come le eventuali regressioni, per poter aggiornare di volta in volta la tabella di marcia.

Viene valutato attentamente di volta in volta ogni aspetto, dalla camminata, ai movimenti delle braccia, la capacità di afferrare oggetti, gli eventuali dolori muscolari, e la loro rigidità. Una riabilitazione molto spesso consigliata per mantenere un’ottima consapevolezza dei propri movimenti, ed anche per riacquisire capacità motorie, è quella da eseguire in acqua – la cosiddetta idrokinesiterapia.  L’aiuto dell’acqua è dato soprattutto dal fatto che, immerso in essa, un corpo pesa molto meno, e lo sforzo necessario per muovere determinate parti del corpo colpite dalla malattia, per il paziente risulta molto meno oneroso. D’altro canto, la resistenza che oppone l’acqua per alcuni movimenti, fa sì che i muscoli coinvolti nel movimento lavorino meglio, e la massa muscolare – fondamentale nel sostegno del corpo – aumenti più facilmente.

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