L’acqua e le sue proprietà è una delle forme più antiche di terapia utilizzate in tutto il mondo. La velocità dell’acqua, i suoi movimenti, la sua temperatura, fanno sì che l’acqua possa essere sfruttata come terapia in tantissimi modi diversi, a seconda delle necessità del paziente.

Che si tratti di una riabilitazione da affrontare dopo un intervento, oppure un dolore che ci accompagna da mesi o anni, l’acqua è molto spesso la terapia più indicata dagli specialisti.

L’idrokinesiterapia, nello specifico, è proprio questo: essa infatti è una terapia che permette di curare molti dolori e aiuta nella riabilitazione attraverso l’immersione del corpo in acqua. Non va confusa con l’acquagym o con qualsiasi altra forma di ginnastica in acqua; l’idrokineiterapia non è assolutamente un’attività motoria, quanto piuttosto una tecnica riabilitativa che utilizza le proprietà dell’acqua per favorire la ripresa di determinate attività in pazienti che hanno subito traumi e/o interventi. Anche il luogo in cui l’idrokinesiterapia si svolge, non è assolutamente casuale: non si tratta di una piscina qualsiasi ma, al contrario, presenta specifiche zone adatte ad ogni riabilitazione, con diverse altezze e anche con una temperatura precisa (dai 25°C ai 32°, a seconda della necessità).

Idrokinesiterapia: come funziona

L’acqua permette al corpo di riacquisire gradualmente capacità motorie che, per un motivo od un altro, ha perso. L’idrokinesiterapia solitamente prevede due fasi, quella passiva e quella attiva, che vanno seguite ovviamente in funzione dei progressi del paziente, e del livello di gravità della disabilità motoria.

Nella fase iniziale, il movimento è totalmente accompagnato dallo specialista, non è mai il paziente a farlo: il paziente effettuerà in autonomia dolci movimenti, solo dopo qualche seduta, e sempre sotto la supervisione di uno specialista.

L’idrokineisterapia sfrutta il fatto che il corpo nell’acqua sia molto più leggero, e quindi questo comporta sforzi molto minori per muovere le articolazioni e i muscoli, rispetto alla ginnastica riabilitativa che viene effettuata fuori dall’acqua. L’acqua riduce il peso del corpo di circa il 90%, cosa che permette di riabilitare più velocemente ogni parte del corpo, incentivando il movimento, che viene avvertito molto meno dal paziente, in maniera quasi indolore (a seconda ovviamente del trauma e/o operazione chirurgia subita).

Idrokinesiterpia: un aiuto per il mal di schiena

Tra le problematiche che l’idrokinesiterapia può aiutare a risolvere, c’è quella legata la mal di schiena, che affligge moltissime persone, a volte in maniera addirittura debilitante.

Come già detto, il fatto che il corpo pesi molto meno, fa sì che in acqua il paziente possa effettuare movimenti riabilitativi che, fuori dalla piscina, sarebbero troppo dolorosi, e potrebbero essere fatti solo dopo lunghi periodi di fisioterapia. In acqua i tempi necessari per la riabilitazione vengono accorciati drasticamente, poiché una riabilitazione corretta della schiena, molto spesso necessita di movimenti che, nell’immediato, possono essere davvero dolorosi da sopportare: con l’acqua tutto questo avviene in maniera molto più dolce e delicata, ma altrettanto efficace. In questo aiuta sicuramente anche la temperatura della piscina,in quanto l’acqua calda aiuta la schiena a rilassarsi, facilitando ulteriormente i movimenti.

Il nostro centro di riabilitazione Idrokinetik dispone di trattamenti riabilitativi per aiutarti a curare questo dolore. Se desideri maggiori informazioni sui trattamenti idrochinesioterapici da noi elencati in questo articolo, compila il form che trovi di seguito e saremo felici di rispondere a tutte le tue domande.

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