Abbiamo avuto il piacere di intervistare il dott. Michele Balboni, ecografista presso il poliambulatorio Idrokinetik. Un’importante occasione che ci consente di raccogliere e rispondere ai dubbi dei pazienti di Idrokinetik, in materia di ecografie.

“Buongiorno dott. Balboni, grazie per essersi concesso per questa intervista. Prima di iniziare, ci descriverebbe in breve la sua professione?”

“Certamente. Sono un medico radiologo, dunque un medico specializzato nella diagnosi, e talvolta nel trattamento, di varie patologie, cosa che faccio attraverso l’analisi e l’interpretazione di immagini dettagliate del corpo umano, che vengono prodotte da sofisticate macchine, come quelle ottenibili dalla Tomografia Computerizzata, ovvero la TAC, Risonanza Magnetica, ecografia e radiologia digitale”.

“Tra le richieste più comuni che riceve, impossibile non nominare le ecografie di articolazioni, in particolare di spalla, e muscolari, avanzate soprattutto dagli sportivi. Quali sono le principali condizioni o lesioni che si riscontrano in queste situazioni e come l’ecografia può essere un valido strumento diagnostico?”

“Le ecografie articolari in generale, sono indagini molto richieste, tra queste spalla, gomito, ma anche caviglia, tra cui il tendine di Achille, e i distretti muscolari, come quadricipite femorale, polpaccio, etc, specialmente da parte di sportivi.

Per quanto riguarda la spalla, spesso coinvolta, ma anche tutte le altre articolazioni, l’ecografia offre una visione dettagliata dei tendini, dei muscoli e delle strutture circostanti. Patologie comuni di frequente riscontro per questa ed altre articolazioni, includono le cosiddette tendiniti, ovvero infiammazione dei tendini, processi degenerativi da logoramento tendineo, fino a rotture parziali o complete degli stessi, spesso secondarie a traumi acuti, come negli sportivi, o da impatto cronico, come nei lavoratori coinvolti in attività usuranti”.

“Passiamo ora ad un’altra area del corpo: la tiroide. Molte persone si sottopongono alle ecografie non appena si verifica un disturbo tiroideo. Ma quali sono le condizioni più comuni riscontrate e come può l’ecografia contribuire alla diagnosi e alla gestione di patologie tiroidee?“

“L’ecografia del collo, ed in particolare della tiroide è fondamentale per individuare eventuali alterazioni della ghiandola, sia che interessino la funzionalità, come le affezioni croniche, ad esempio la tiroidite di Hashimoto, piuttosto comune come patologia tiroidea, sia che riguardi l’occasionale riscontro di noduli, cisti od altro; in questo caso l’ecografia tiroidea consente di valutare la struttura dei noduli, le dimensioni ed altri elementi importanti al fine di definirne l’eventuale pericolosità”.

“L’ecografia è utilizzata anche per esaminare l’addome. Ma cosa si studia in questo caso?”

“L’ecografia addominale è comunemente utilizzata per esaminare organi come il fegato, la cistifellea, i reni, il pancreas, la milza, l’aorta addominale, la vescica, la prostata, utero e ovaie. 

Questo esame, innocuo per la salute del paziente, dal momento che non utilizza radiazioni ionizzanti, è di fondamentale ausilio, specie come esame di primo livello, nello studio della patologia addominale.”

“Parliamo ora di prevenzione. Come l’ecografia detiene un ruolo attivo nella diagnosi precoce del tumore al seno nella valutazione delle condizioni mammarie? In tal senso, ha un messaggio che vorrebbe trasmettere ai pazienti?”

“L’ecografia mammaria è un importante strumento di screening per la prevenzione del cancro al seno, tumore che purtroppo risulta essere il più frequente nel genere femminile per tutte le fasce di età. La metodica ecografica, utilizzata da personale esperto nella valutazione della mammella, consente di studiare dettagliatamente la ghiandola, permettendo di riconoscere formazioni dimensionalmente anche di pochi millimetri e di definire già attraverso il primo approccio ecografico, se si tratta di reperto benigno, come può essere una cisti o un fibroadenoma, o di altro tipo.”

“Come ultimo argomento, vorremmo affrontare le lesioni da sport. In che modo l’ecografia può essere utilizzata per valutare e gestire le lesioni muscolari o articolari causate dall’attività sportiva?“

“L’ecografia consente una visualizzazione dettagliata delle lesioni muscolari, dei tendini o delle articolazioni coinvolte. Questa precisione diagnostica è essenziale per pianificare un programma di riabilitazione mirato e monitorare i progressi del paziente durante il processo di recupero. In questo modo lo sportivo od il praticante amatoriale, potrà conoscere modalità e tempistiche per il ritorno alla propria attività sportiva.”

“Grazie mille dott. Balboni. È stato un piacere parlare delle diverse applicazioni dell’ecografia e della sua esperienza presso Idrokinetik. Siamo certi che i nostri lettori apprezzeranno la conoscenza approfondita che ha condiviso con noi oggi.

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