La visita traumatologica è una visita specialistica inerente un ramo dell’ortopedia che ha come oggetto principale il trattamento di lesioni all’apparato locomotore che hanno origine traumatica.
La visita traumatologica è una visita specialistica inerente un ramo dell’ortopedia che ha come oggetto principale il trattamento di lesioni all’apparato locomotore che hanno origine traumatica.
In genere i traumi sono dovuti ad incidenti stradali, domestici o sul lavoro, oppure a ferite di arma di taglio o da fuoco.
La visita traumatologica, quindi, ha come obiettivo arrivare alla diagnosi, e alla successiva cura di patologie, oppure di traumi e all’identificazione sia della causa sia di quelli che potranno essere i trattamenti da mettere in pratica per risolvere la situazione.
La Visita traumatologica è mirata alla diagnosi e alla cura di patologie e/o traumi dovuti ad incidenti di varia natura o alla pratica sportiva agonistica o amatoriale.
Come prima cosa, è necessario specificare come non sia necessario prepararsi in modo particolare alla visita, ma sicuramente potrà essere d’aiuto il fatto di indossare dei vestiti che consentano di scoprire la zona da esaminare nel modo corretto.
Ad esempio, per un esame al ginocchio si potrà richiedere di indossare dei pantaloncini corti, oppure di essere pronti a togliere i pantaloni per agevolare l’esame obiettivo, e lo stesso si applicherà a tutte le altre parti anatomiche.
Sempre allo scopo di arrivare preparati alla visita si consiglia di portare con sé eventuali referti medici relativi alla zona da esaminare, come accade per le radiografie.
Successivamente lo specialista si occuperà di effettuare una visita generale e non invasiva che consenta di comprendere quale sia lo stato di salute del paziente.
Nel dettaglio, si inizierà con una fase dedicata all’anamnesi, nella quale il medico porrà delle domande al paziente. Queste potranno riguardare la presenza di dolore, affaticamento o rigidità. Allo stesso modo, il medico farà delle domande per capire quali possano essere stati gli eventi che abbiano portato al problema, dai traumi fino ai problemi posturali.
Successivamente, si passerà all’esame obiettivo, nel quale il dottore ispezionerà le zone interessate ed effettuerà delle palpazioni. Queste saranno necessarie al fine di valutare la presenza di anomalie; esempi sono costituite da ferite, tumefazioni, deformazioni ma anche da una variazione della circolazione e della temperatura.
A seguito dell’esame obiettivo generale, il medico osserverà anche la così detta articolarità della parte: ad esempio, valuterà la capacità di estensione dell’articolazione.
Una parte importante riguarderà anche la valutazione della fonte e della diffusione del dolore, e la considerazione riferita alla presenza di eventuali rumori prodotti dal movimento delle ossa.
La visita traumatologica avrà una durata massima di trenta minuti, duranti i quali lo specialista avrà sempre la possibilità di farsi un’idea del disturbo che affliggerà il paziente.
Potranno seguire alcune indicazioni circa le terapie da seguire, oppure relative ad esami diagnostici ulteriori.
Si è visto come spesso durante la visita traumatologica sia possibile utilizzare referti ed esami per controllare la situazione relativa al paziente.
Quali sono gli esami più richiesti? Sicuramente quelli che riguardano la parte a livello della quale si sia evidenziato il trauma.
Tra questi, quelli più diffusi sono sicuramente i seguenti:
Questo esame è molto utile soprattutto per quei traumi che non riguardino esclusivamente le ossa, ma che possano coinvolgere i “tessuti molli” come i muscoli.
Questo esame è molto importante nel caso in cui si sospetti la presenza di una frattura, o comunque di un’alterazione di alcuni tessuti difficili da esaminare a livello esterno.
Questo esame è usato allo scopo di andare a valutare lo stato delle strutture interne del paziente, come accade per i muscoli, i legamenti e i tendini.
Questo esame è molto efficace per andare a fotografare sezioni trasversali del corpo, arrivando ad una loro ricostruzione a livello tridimensionale.
Infine, questo esame può essere prescritto allo scopo di valutare la presenza di patologie ossee, come accade per l’osteoporosi.
Questi esami, nella maggior parte dei casi, saranno già stati effettuati dal paziente prima della visita traumatologica ma, in loro assenza, potranno essere prescritti prima di proseguire con i passaggi successivi, relativi all’identificazione di un’eventuale terapia o per comprendere se effettuare approfondimenti ulteriori, soprattutto per alcune patologie.
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