Riabilitazione viscerale

Riabilitazione viscerale: quando può essere utile

In quale situazione si dovrebbe avere la necessità di una riabilitazione viscerale? Non bisogna pensare solo ad un grave incidente, anzi la situazione in cui spesso questa manipolazione può essere di grande aiuto, è una delle più naturali al mondo: il recupero post parto.

Se guardiamo l’immagine di un corpo femminile che cede posto all’utero in cui giorno dopo giorno cresce un bambino, ci rendiamo subito conto che, quando il feto sarà abbastanza grande da prendere molto posto, gli altri organi interni si sposteranno dalla loro sede abituale, compattandosi molto. Dopo il parto pian piano gli organi riacquistano la loro grandezza e il loro posto all’interno del corpo, ma questo non sempre avviene in maniera corretta, e in alcune occasioni può portare a fastidi davvero importanti.

Uno di questi fastidi, sempre più conosciuto negli ultimi anni, è la diastasi addominale nelle donne che hanno avuto una gravidanza: in questo caso la riabilitazione viscerale è un validissimo aiuto, poiché aiuta, tramite la manipolazione, a mobilizzare le strutture che avvolgono l’apparato digerente, che molto spesso è quello che più soffre in seguito alla diastasi addominale. In questo disturbo, il problema principale è la separazione dei muscoli addominali durante la gravidanza e che, dopo il parto, potrebbero non ritornare correttamente in sede, spinti dalla posizione sbagliata degli organi interni. Attraverso la riabilitazione viscerale si va ad agire direttamente su questo problema, portando molto spesso alla guarigione, ed evitando un doloroso intervento chirurgico.

Un altro esempio in cui può essere utile ricorrere alla riabilitazione viscerale, è quello in cui si utilizzi in maniera importante il diaframma. Dobbiamo pensare che utilizziamo questo muscolo continuamente, ogni volta che respiriamo, e questo provoca un movimento di tutti gli organi interni. Solitamente questo, essendo un movimento del tutto naturale, non provoca problematiche, ma in alcuni casi questo continuo adattarsi può venire bloccato, causando dei danni che possono essere davvero importanti per il nostro organismo.

Pensiamo al caso in cui, per esempio, sia lo stomaco a perdere spazio all’interno del nostro corpo: in questo caso molto spesso si manifestano problemi di digestione, con acidità di stomaco, stipsi, gonfiori, reflusso, ecc. La manipolazione viscerale anche qui aiuta a far riacquistare ad ogni organo il proprio posto, riportando ognuno al proprio corretto funzionamento.

Riabilitazione viscerale: a chi rivolgersi

Prima di prendere qualsiasi decisione, ovviamente è opportuno sempre rivolgersi al proprio medico di fiducia. Se pensate che la riabilitazione viscerale possa esservi d’aiuto per curare un disturbo che vi affligge, ancora meglio è rivolgersi ad un fisioterapista, che saprà sicuramente indicarvi se questa tipologia di trattamento fa al caso vostro e se potreste effettivamente trarne vantaggio o meno.

La riabilitazione viscerale non ha oltretutto controindicazioni, ed è una manipolazione dolce e leggera, e può essere inquadrata in un discorso più ampio, come sostegno, in ambito osteopatico.

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