Una tecnica che può servire moltissimo per ridurre disturbi di varia natura e per aiutare il recupero di arti e funzionalità anche dopo traumi e nel percorso di una malattia.
Una tecnica che può servire moltissimo per ridurre disturbi di varia natura e per aiutare il recupero di arti e funzionalità anche dopo traumi e nel percorso di una malattia.
Si tratta del pompage, un sistema che si sta utilizzando sempre di più e che trova diverse applicazioni nel trattamento di disturbi e patologie.
Il Pompage è una tecnica manuale tipicamente utilizzata sul rachide cervicale. Agisce su entrambi i componenti muscolari dell’articolazione e sulle aree interapofisarie.
Si può dire, quindi, che il pompage sia un tipo di massaggio molto dolce e privo di particolari effetti collaterali.
Il suo scopo è quello di arrivare ad allungare e a stirare i muscoli, agendo anche su tendini e legamenti.
Il pompage ha origine dal massaggio svedese, ma la sua creazione si attribuisce, da un punto di vista moderno, all’osteopata americano Dr Cathie, con successivi sviluppi da parte del fisioterapista francese Bienfait.
La tecnica consiste in trazioni vertebrali assistite graduali, che comprimono piccole articolazioni intervertebrali, legano i legamenti spinali e i muscoli e producono un allargamento dei forami intervertebrali.
Esistono molti tipi diversi di pompage e tipi diversi vengono applicati a diversi gruppi muscolari, tuttavia tre stadi si applicano generalmente a ciascun tipo di trattamento.
La tecnica del pompage è adatta al trattamento di diversi disturbi e di patologie posturali e muscolari di varia natura.
In particolare, si può trovare la sua applicazione nel trattamento di:
Come si è già visto, la tecnica del pompage prevede tre tempi differenti. Questi prevedono, in primo luogo, la messa in tensione del tessuto, il mantenimento della tensione creata e il successivo rilascio della tensione.
La messa in tensione avviene in modo lento e regolare, e certamente non traumatico, rispettando l’elasticità dei tessuti che vengono trattati.
Il mantenimento della tensione avrà una durata che potrà variare a seconda del tipo di obiettivo che si voglia raggiungere. Si può andare da un minimo di 10 minuti, fino ad un massimo di 20 minuti.
Infine, vi è la fase di rilasciamento, che dovrà essere effettuata, ancora una volta, in modo regolare per evitare ulteriori traumi e tensioni. Il rilascio lento sarà necessario anche per favorire un miglioramento ulteriore della circolazione, sia sanguigna sia linfatica.
Ogni manipolazione di pompage verrà effettuato per un minimo di 5 volte per ogni ciclo di trattamenti, ciclo che comprenderà, come minimo, cinque sedute.
Seppure, così come descritta, la tecnica del pompage potrebbe sembrare complessa, questa viene eseguita senza problemi da personale esperto.
Proprio la continuità nei trattamenti, e l’esecuzione di questi da parte di persone che abbiano la giusta esperienza consentirà di ottenere ottimi risultati, e benefici concreti.
In particolare, grazie al pompage sarà possibile ridurre i sintomi dolorosi, migliorare la mobilità articolare e anche decontrarre la muscolatura in modo efficace.
Inoltre, grazie a questa tecnica sarà possibile stimolare la circolazione corretta di sangue e linfa, combattere i dolori provocati dalla tensione e contrastare le degenerazioni della cartilagine provocati sia da malattie come l’artrosi, sia da traumi ripetuti e dallo sport.
Oggi sarà possibile accedere a questa tecnica anche vicino a casa tua e in modo comodo e accessibile.
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