Le lesioni a livello delle ossa che riguardano la zona tra tibia e perone, sono individuate come fratture del malleolo. Una frattura di questo tipo molto spesso è accompagnata da altre fratture, ed è spesso causata da una torsione errata, imprevista, mal calcolata, del piede.

La frattura in questa zona va trattata molto attentamente, poiché si tratta di una parte del corpo cruciale per l’equilibrio e il semplice camminare della persona: la riabilitazione in un post frattura del malleolo ha lo scopo di riportare alla completa riacquisizione dei movimenti. In seguito alla frattura del malleolo, lo specialista in quasi tutti i casi consiglia al proprio paziente un periodo di riposo assoluto per non creare sforzi controproducenti, e il fermo può durare da 3 fino a 8 settimane –  a seconda della tipologia di frattura, dell’età del paziente, della sua capacità di recupero e/o sopportazione al dolore quando cominciano le prime sedute di fisioterapia.

Riabilitazione malleolo: un aiuto dall’idrokinesiterapia

Un modo per favorire la guarigione e riacquisire mobilità in seguito ad una frattura del malleolo, è quella di ricorrere all’idrokinesiterapia. Come suggerisce il termine, si tratta di una fisioterapia speciale, che si sviluppa completamente in acqua – ma che può ovviamente essere affiancata ad esercizi o massaggi fuori dalla piscina. L’idrokinesiterapia è molto spesso di grande aiuto dopo le fratture, proprio perché sfrutta le proprietà dell’acqua, che viene impiegata a diverse temperature, in base all’esigenza del paziente. Solitamente, le piscine in cui avviene questa tipologia di terapia, si aggira intorno ai 34°C, temperatura che riesce a rendere il dolore più sopportabile: con l’acqua calda, infatti, la muscolatura si rilassa, il dolore viene avvertito in maniera più lieve, e ciò permette di poter fare movimenti terapeutici per la riabilitazione della zona fratturata, che sono fondamentali per una sua completa guarigione, e che, al di fuori della piscina, sarebbero probabilmente troppo dolorosi da sopportare.

Un altro vantaggio dell’idrokinesiterapia, è anche il fatto che, in acqua, il corpo pesa meno: anche questo fa sì che i movimenti finalizzati alla riabilitazione siano più morbidi e dolci, accompagnati e sostenuti dall’acqua.

Riabilitazione malleolo: le altre terapie

Come accennato prima, l’idrokinesiterapia può essere l’unica terapia consigliata da uno specialista, così come può essere parte di un percorso di riabilitazione più ampio. La terapia manuale effettuata dal fisioterapista, è molto spesso di fondamentale importanza per una guarigione effettiva; in alcuni casi, inoltre, può essere utile indossare un tutore od un taping, o fare ricorso a trattamenti come laserterapia o ultrasuoni – soprattutto per minimizzare il dolore, quindi con funzione antidolorifica e/o antinfiammatoria. Lo specialista vi indicherà via via le terapie da seguire, valutazione che andrà fatta mano a mano che passa il tempo, in base soprattutto alle risposte del vostro corpo. Non tutti hanno gli stessi tempi di recupero, e le variabili sono davvero molte: indicare un tempo di recupero generale può essere troppo approssimativo, ed è sempre opportuno rivolgersi ad un fisioterapista serio e specializzato, che possa guidarvi nella riabilitazione.

Il nostro centro di riabilitazione Idrokinetik dispone di trattamenti riabilitativi per aiutarti a curare questo dolore. Se desideri maggiori informazioni sui trattamenti da noi elencati in questo articolo, compila il form che trovi di seguito e saremo felici di rispondere a tutte le tue domande.

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