In questo articolo scopriamo quali sono i sintomi e quale la possibile riabilitazione dell’alluce valgo, un problema comune e fastidioso. Un problema spesso notato solo dal punto di vista estetico ma, in realtà, molto fastidioso e doloroso. Si tratta dell’alluce valgo, un disturbo che colpisce soprattutto, ma non solamente, le donne e che si può presentare anche prima della così detta terza età.

Quali sono i sintomi?

Per comprendere se si soffra di alluce valgo è necessario valutare la presenza di alcuni sintomi particolari.

Tra questi sicuramente i sintomi principali dell’alluce valgo sono i seguenti:

  • Deviazione dell’alluce per un angolo maggiore di 20 gradi rispetto alla sua posizione fisiologica
  • Borsite
  • Rossore cutaneo in corrispondenza della deviazione articolare
  • Dolore a livello della sporgenza
  • Ridotta mobilità per l’articolazione metatarso-falangea
  • Difficoltà di movimento, inizialmente per la corsa e successivamente anche durante attività quotidiane, come la camminata o il gesto di salire le scale

I sintomi, quindi, sono abbastanza chiari e fin dai primi campanelli d’allarme, soprattutto nel caso in cui si abbia in famiglia una storia di alluce valgo, sarebbe necessario rivolgersi a proprio medico.

Le cause dell’alluce valgo

Purtroppo le cause dell’alluce valgono non sono ancora del tutto ben chiare.

Sicuramente, si indica una certa predisposizione genetica che può portare a sviluppare questo disturbo nel caso in cui soprattutto uno dei genitori ne soffra. Altri elementi che potrebbero predisporre all’alluce valgo sono le altre forme di dismorfismo del piede, a partire dal piede piatto.

Sembra, inoltre, che il sesso femminile sia maggiormente colpito dall’alluce valgo, che è 7 volte più frequente nelle donne rispetto agli uomini. Oltre alle cause puramente cliniche, esistono anche fattori di rischio per lo sviluppo dell’alluce valgo.

Si inizia dal fatto di portare delle calzature a punta e con il tacco, che determinano una posizione del piede non solo innaturale, ma quasi “propedeutica” rispetto all’alluce valgo.

Anche il sovrappeso e l’obesità sono altri fattori di rischio, così come l’artrite e i ripetuti microtraumi, come nel caso in cui si pratichino attività sportive che vadano ad agire sull’alluce in modo negativo (il caso più diffuso è quello della danza classica).

La riabilitazione per l’alluce valgo

Come accade con moltissime altre patologie a carico della articolazioni, anche per l’alluce valgo si cerca di preferire un approccio conservativo rispetto a quello chirurgico, almeno fino a quando tale approccio sia possibile.

Infatti, il tipo di trattamento verrà scelto sulla base della gravità della situazione e dei sintomi generali.

In moltissimi casi il percorso fisioterapico e di riabilitazione può dare ottimi risultati, e può anche evitare del tutto l’intervento chirurgico.

La riabilitazione per l’alluce valgo può prevedere interventi di diverso tipo, che possono partire dall’utilizzo di tecniche come il Laser HILT e l’ipertermia, soprattutto per andare a trattare il dolore e l’infiammazione.

Successivamente, sarà possibile intervenire con la fisioterapia che andrà ad agire in modo particolare sul muscolo abduttore dell’alluce, che è poi quello responsabile per la corretta posizione del dito. Allo stesso tempo si agirà sull’estensore dell’alluce, che spesso sarà accorciato.

Il fisioterapista si occuperà, infine, di indicare al paziente gli esercizi da eseguire da solo in modo da continuare la terapia e da ridurre progressivamente il fastidio e il dolore.

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