Ecografia Muscolo scheletrica

A che cosa serve?

Essa è in grado di offrire una valutazione ottimale della struttura muscolare, tendineo e mio-tendinea di una particolare zona del corpo analizzata.
L’esame permette inoltre di distinguere le diverse parti anatomiche. In particolare, risulta evidente la valutazione di traumi sia recenti che meno recenti

Laddove si verifichino particolari rotture muscolari, ernie ai muscoli, contratture, oppure lesioni a livello dei tendini, il medico potrà decidere di effettuare un’ecografia muscolo scheletrica. Questa permette di indagare a fondo sulla problematica presente nel paziente, poiché, grazie all’utilizzo di sonde di ultima generazione, analizza in maniera completa lo stato di salute di muscoli e di tendini.

Come ogni altra ecografia, quella muscolo scheletrica è un’indagine di tipo diagnostica, i cui dati vengono analizzati in tempo reale, proprio perché trasmessi tramite l’ecografo. Sarà poi cura del radiologo leggerne il contenuto e indicare gli step che il paziente dovrà seguire in caso vi siano degli aspetti da approfondire ulteriormente.

L’ecografia muscolo scheletrica è assolutamente indolore: per effettuare questo esame diagnostico, il medico vi cospargerà di un gel apposito, applicandolo sulla zona interessata, per poi passare con lo strumento specifico che manda le immagini direttamente all’ecografo. A seconda della zona da visionare, l’esame sarà più o meno lungo, ma di solito si aggira intorno ai 15 o 20 minuti. Se c’è bisogno di un’analisi più approfondita, ovviamente l’esame richiederà più tempo. L’ecografia non ha alcun tipo di controindicazioni, infatti non utilizzano radiazioni (come ad esempio i raggi X) e subito dopo l’esame possono essere riprese le normali funzioni quotidiane che si svolgevano agilmente prima dell’ecografia stessa.

Durante l’ecografia muscolo scheletrica, viene visualizzato in tempo reale la struttura e il movimento del sistema muscolo scheletrico, per verificare da vicino la salute della muscolatura, dei tendini, delle articolazioni, dei tessuti molli, dei legamenti; essa può essere effettuata in ogni zona del corpo, proprio perché non invasiva, ma solo di indagine. Diverse sono le situazioni in cui un’ecografia di questo tipo può essere utile, e molto spesso viene prescritta dal medico per poter analizzare con maggiore specificità un dolore, un’infiammazione, ecc.

Ecografia muscolo scheletrica: quando è richiesta

Tra le varie cause scatenanti che possono indurre il medico a richiedere di effettuare un’ecografia muscolo scheletrica, ci sono diverse situazioni: pensiamo per esempio alle tendiniti, ai problemi riguardanti i legamenti, alle ernie muscolari, alle lesioni e/o agli strappi muscolari, ecc. Essa è molto diffusa anche nel campo della reumatologia, per individuare il metodo migliore per procedure come ad esempio l’infiltrazione intrarticolare di farmaci specifici, che servono in alcune situazioni a ridurre il dolore, senza andare ad intaccare nervi o tessuti vicini alla zona da trattare, evitando così di infiammarli o danneggiarli.

Capire nello specifico la problematica che affligge il paziente è fondamentale per poter indicare la cura più corretta ed efficace possibile. Molto spesso l’ecografia muscolo scheletrica è lo step di partenza, la base da cui il medico specialista parte per avere più informazioni possibili riguardo la problematica che affligge il proprio paziente, proprio perché gli permette di visionare da vicino e attentamente in tempo reale quale sia lo stato della zona interessata da dolore.

In base all’esito dell’ecografia muscolo scheletrica, si può poi partire la soluzione della problematica del paziente, che può essere immediata come può richiedere un percorso di guarigione e riabilitazione più lungo.

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